La potatura dell’ulivo è una di quelle attività che entrano quasi nel regno dell’arte, per la quantità di attenzioni, accorgimenti ed impegno le si deve dedicare.
La pianta dell’ulivo ben potata presenta non solo un notevole miglioramento nella produzione de suoi frutti ma resta viva ed attiva per molto tempo in più, dura dei secoli, si difende meglio dall’insorgenza di malattie e dal freddo. La riduzione del numero dei rami, e l’accorciamento di quelli più lunghi e quindi più fragili ed esposti alle gelate ed alle basse temperatura avviene durante la stagione invernale, dopo la raccolta.
In alcune regioni ad esempio in Puglia nel Salento è proprio nel periodo della raccolta che vengono potati i rami, il che permette inoltre di raccogliere le olive più facilmente. L’olivo presenta rami produttivi e rami cosiddetti “da legno” ovvero quelli che servono alla pianta per allargare la sua fronda ma che non portano frutti.
La potatura per migliorare la produzione quindi elimina i rami “a legno” per lasciare più spazio ai rami che producono le olive. Non solo, è anche molto importante capire la direzione dei rami, quelli che si sviluppano dritti in verticale sono da eliminare in misura maggiore di quelli che si allargano in orizzontale, che sono portatori della maggior quantità di frutti.
La potatura deve dare all’albero una forma armoniosa, tenendo conto dell’equilibrio della pianta, per evitare che i rami stracarichi si possano spezzare per il peso durante le piogge o nei giorni di vento, oppore che l’andamento della pianta non sia ben dritto ma che pieghi bruscamente.
La chioma deve opporre alla luce del sole tutta la sua superficie, è il sole infatti l’agente principale della maturazione dei frutti, e deve riuscire a coprire con i suoi raggi tutta le parti della pianta. Quindi una chioma allargata, non eccessivamente folta nella sua parte centrale permette alla pianta di ricevere il massimo dalla luce solare, garantendo una migliore qualità della produzione di olive.
Un altro accorgimento di chi esegue le potature sugli alberi d’ulivo è individuare i rametti di un anno, che sono quelli che producono i frutti, e quindi mantenerne il più possibile, liberarli dall’eccessivo groviglio degli altri rami e del fogliame, curare che la loro esposizione alla luce solare sia la migliore possibile.
La potatura dunque rappresenta per la pianta dell’ulivo un momento fondamentale della sua coltivazione, e mani esperte possono far si che la pianta, l’anno successivo, produca non solo in quantità ma anche in qualità.
alcuni video
Quale macchina mi consigliate per l’andanatura dei residui di potatuta nell’oliveto ?
Grazie anticipato per la risposta.
ho 7 piante di ulivo nella sabbia(zona mate litorale CATANIA 500mt dal mare) non prede la brezza marina direttamente, in quanto vi sono costruzioni, vorrei sapere se li devo annaffiare, se li posso concimare, quando devo concimarli, e con che cosa, forse fin d’ora gli ho dato troppa acqua e le foglie sono un po ingiallite.insomma datemi qualche consiglio grazie
bello
per le foglie gialle usare il sequestrene (ferro)… per il concime usare il misto-organico… l’ acqua si deve usare solo nel periodo estivo…
distinti saluti
ho notato che uno dei rami principali del mio alberello di quattro anni sembra quasi appassito degradando di lato rispetto all’andamento naturale della pianta. Potrebbe essere semplicemente dovuto al suo carico eccessivo di fogliame o c’è dell’altro. Il resto dell’albero a me sembra godere di ottima salute.
Salve
Ho da poco messo a domora circa 45 piante di olivo da olio (innesti di 2 anni)
dopo gli acquzzoni degli ultimi tempi il terreno nella parte bassa rimane molto acqitrinoso, ho praticatto un buca al centro del campo di circa 20/30 cm e sul fondo di e depositata subito dell’acqua
cosa rischio ?
come posso rimediare
premetto che ho fatto dei canali perimetrali di scolo ma gli stessi vista la posizione non hanno sbocco
vi ringrazio per il vostro aiuto.
Non ho letto da nessuna parte cosa farne dei rami tagliati, bruciarli subito o lasciarli un po di giorni sotto l’uluvo?