L’olio extravergine d’oliva fa bene alla salute contenendo innumerevoli sostanze importanti come l’acido oleico e i polifenoli.
Un olio non contaminato da pesticidi, concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi, ormoni, Organismi Geneticamente Modificati (OGM), antiparassitari (che passano direttamente dall’oliva all’olio), viene definito “olio biologico” ed è un olio ideale per il consumatore attento sia alla propria salute che alla salvaguardia dell’ambiente.
L’agricoltura biologica dell’olio è un metodo di produzione agricola che ha come principali obbiettivi la produzione di olii sani e di elevata qualità, la salvaguardia dell’ambiente e l’aumento della fertilità dei terreni. Certo inizialmente l’agricoltura biologica dai produttori di olio non è stata vista di buon grado, perché prodotti chimici, diserbanti e pesticidi avevano portato ad un aumento considerevole della produzione agricola; poi si è compreso che un olio biologico si preoccupa anche del consumatore, sempre più attento ai temi di salute e natura; infine l’introduzione di incentivi ha contribuito notevolmente allo sviluppo di questo settore che, altrimenti, a causa delle eccessive spese, avrebbe un tornaconto relativamente basso, pur rimanendo alti i prezzi.
Alla difesa delle colture di olivi, per produrre un olio biologico si provvede in via preventiva, selezionando specie resistenti alle malattie; in caso di necessità, si interviene con sostanze animali quali insetti utili che predano i parassiti (espressamente autorizzati da Regolamento Europeo). Si usano fertilizzanti naturali come il letame e si incorporano nel terreno piantine appositamente seminate, come trifoglio o senape; si usano minerali naturali per correggere struttura e caratteristiche chimiche del terreno.
Anche la fase finale di imbottigliamento ed etichettatura è regolata da norme ben precise, infatti è obbligatorio dal 1 luglio 2010 il logo europeo del Biologico.
Ma per potersi definire realmente biologico, un olio deve rispettare regole precise, che interessano tutti passaggi che servono per produrlo, dalla coltivazione degli ulivi fino all’imbottigliamento. L’ AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) fa eseguire controlli da un ente apposito che fa sopralluoghi periodici sul terreno e controlla che non vengano utilizzati prodotti chimici; i controlli saranno anche sul frantoio e sull’imbottigliamento.
Queste caratteristiche qualificano un modo di fare agricoltura innovativo, al passo con le moderne esigenze della società e dei consumatori. Il comparto delle produzioni biologiche di olio, va assumendo un crescente interesse sia per i consumatori, che cercano qualità e salubrità, sia per la maggiore sensibilità degli imprenditori agricoli verso la protezione e conservazione dell’ambiente naturale.