La leptonecrosi è una malattia che occorre alla pianta dell’ulivo quando questa si trova su un terreno povero di boro.
Questa sostanza chimica solitamente è presente in quantità sufficiente nel terreno, ma talvolta può accadere che, a causa con l’interazione con altre sostanze chimiche, come per esempio calcio e magnesio, talvolta esso non sia assimilabile dalla pianta in maniera sufficiente.
Il disturbo nella pianta si nota nel periodo di maggio, quando nelle parti più esterne della pianta i rametti assumono un aspetto tipico, detto “a palmetta”, e le foglie cominciano ad assumere una forma irregolare. In seguito il male progredisce facendo seccare i rami.
Un fenomeno che può essere oltremodo pericoloso perchè i rami indeboliti lasciano spazio all’aggressione di parassiti e funghi, che concorrono a peggiorare la situazione.
Anche i frutti, durante l’estate manifestano i sintomi del disturbo, seccandosi e pregiudicando in questo modo la raccolta.
Essendo una carenza di carattere chimico, che in genere si avvera con più probabilità in caso di terreno con PH superiore a 7,5, la leptonecrosi si combatte e si previene analizzando il terreno, e ripristinando qualora fosse insufficiente, il boro, sia nel terreno sia come irrorazioni all’apparato fogliare nei periodi antecedenti il processo di fioritura.
Eventuali rami disseccati e morti vanno assolutamente eliminati per evitare che essi offrano un punto di approdo ad ulteriori agenti nocivi.